La processione dei misteri ha una storia molto antica, che risale al XVII secolo.
Taranto, città dalla fervente fede cattolica, ha tramandato questa pratica durante il corso del tempo,
conservandone l’autenticità nel corso dei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri.
La processione inizia la sera del Venerdì Santo, giorno della commemorazione della morte di Cristo
sulla croce. Il percorso attraversa le strade del centro storico della città e giunge nella città nuova,
nel silenzio solenne intervallato dal rumore delle cosiddette “tric e trac”, strumenti che i perdoni
portano con sé per annunciare l’arrivo del corteo.
I perdoni sono forse le figure più affascinanti e misteriose di tutto il rito: uomini incappucciati a piedi
scalzi che procedono a coppie e appartengono tutti alla Confraternita del Carmine.
Il loro nome deriva, con molta probabilità, dagli antichi pellegrini che si recavano a Roma per chiedere
il perdono, appunto, dei propri peccati.
I fedeli e le fedeli portano sulle proprie spalle imponenti statue raffiguranti tutte le “stazioni” di Gesù
verso la croce, conosciute appunto come “i Misteri”.
Le statue, che rappresentano i momenti e i personaggi cruciali di quel cammino, sono anch’esse
molto antiche, realizzate da artigiani locali e oggetto di venerazione da parte della comunità.
La processione dei Misteri non attrae solo devoti, ma anche fedeli e curiosi che si ritrovano nelle
strade della città per assistere a questo evento coinvolgente e commovente, sottolineando la sentita
partecipazione ad una tradizione così significativa per la città.
Tutti sono vestiti con abiti scuri e sobri, in segno di rispetto e penitenza, raccolti in un’atmosfera
spirituale e riflessiva.
La processione che dura per tutta la notte, si conclude il mattino successivo, il Sabato santo, presso
la chiesa del Carmine in centro città, con il rito della porta. Uno dei perdoni batte la porta di ingresso
della chiesa con un bastone per far entrare le statue.
Ancora oggi la processione dei Misteri rappresenta una tradizione irrinunciabile per la città di
Taranto e per tutti coloro che amano la città e vogliono prendere parte ad un rito così importante e
carico di significato non solo religioso, ma anche culturale.